Roma, 10 - 12 - 1995
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Roma, 10 - 12 - 1995 , di Giuseppe Selvaggi, su "Il Giornale D'Italia "
ROMA TOP MODEL E ARIA AMERICANA
ARTE - Il Giornale d' Italia - Domenica 10 - Lunedì 11 Dicembre 1995
Qualcosa sta avvenendo nella pittura. In tutto il mondo. C' è tensione di confronti. Sia di generi tutti ormai uniti tranne le retroguardie dell' inerte formalismo, nel sapere che ogni strada è buona per fare arte. Sia nel superamento di ritenere una città, una nazione con capacità maggiori su altre nel provocare la fantasia e l' inventiva degli artisti. Parigi vale Tokio, Roma vale New York. La civiltà visiva unisce il mondo delle arti visive. Eppure proprio in tale coscienza di una situazione che è inarrestabile, gli artisti si aggrappano alla identità dei luoghi propri o tali eletti. Forse anche a dimostrare che una luce di una tale città è sempre Roma. New York rimane New York. In spirito e colori. Sono i misteri dell' Arte.
In tale ottica c' è da vedere a Roma....Due mostre in cui la tradizione è attualità, la figurazione è scavo fantastico.
" Nel colore di Roma " E' il titolo imposto da Giovanna Raffaelli alla sua mostra nella prestigiosa "Art Gallery"diretta da Piero Popoli. ( via Margutta 102 ). Il titolo, misterioso forse, ma altrettanto più vero, poteva essere: " Diario di un' anima attraverso le pietre e i colori della città". Per anima intendendo l' intero labirinto della psiche. Non è che Giovanna Raffaelli si voglia nascondere, anzi questa mostra, lei pittrice aperta al paesaggio come alla figura, è un diario aperto.
Ognuno può leggere lei, e se stesso. Tanta è la chiarezza del quadro, disponibile ad ogni viaggio. Sulla parete ogni quadro è una finestra da cui volare.
Il filo della mostra è Roma. L' artista è un architetto. Tale istinto matematico la innesta con le geometrie degli archi, delle mura delle colonne. Meglio se ruderi, perché se ne può narrare l' ossatura. Nell' analisi della psiche trova varchi in cui entrare, per rivelarne la pelle e le ossa. L' esterno e il dentro.
Complessa questa Giovanna Raffaelli. Appena scoperto il senso onirico di alcuni suoi quadri, subito il paesaggio ci dice che si tratta del Colosseo o di una via Appia riproposta a nuovo pur restando un relitto della storia - memoria. Nota come pittore di cavalli, tali li avvertiamo sulla tela, in un galoppo ch' è volo. Subito li rivediamo in noi pietrificati e immobili. Possono essere fuggiti non dal parco corse di villa Borghese, ma da piazza del Quirinale. C' è un fremito in cammino, un respirare tra risveglio e sonno in questa Roma ferma , dipinta dalla pittrice. Ben nota, e così tanto dal pubblico, diversamente spiegata sulle pareti della mostra. Come accade per la poesia, che ha più finestre aperte.
Alla Art Gallery di via Margutta, volano i cavalli di pietra di Giovanna Raffaelli Caprilli....
Giuseppe Selvaggi