Albero genealogico Deyla
olio su tela
cm 230x130
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Albero genealogico della famiglia Deyla
Note dell' Autore:
Quest' opera racconta la storia della genealogia Deyla e illustra l'avvicendarsi di fatti e avvenimenti storici, politici, professionali ed araldici nei quali questa famiglia ha avuto tanta parte.
L' albero, come nel sistema classico, è materialmente rappresentato come se fosse una quercia perchè è quella che sembra possedere e rappresentare meglio, tra tutte le varietà di piante esistenti, la forza necessaria a perdurare maggiormente nel tempo.
Gli otto stemmi grandi sono quelli che maggiormente hanno avuto importanza perchè rappresentano i feudi o le potestà principali. I due in basso sono quelli che poi fondendosi, hanno formato quello centrale il cui elmo è sormontato da un crociato come simbolo del merito conquistato in Terrasanta.
Gli stemi piccoli rappresentano le alleanze matrimoniali; quelli delle spose sono arricchiti da una cornice barocca perchè le spose portano il loro sangue alla disendenza della famiglia; quelli degli sposi hanno invece un semplice listello, ciò per sottolineare il fatto che, loro, non collaborano alla discendenza del nome, ma anzi portano via la sposa per andare a creare una propria discendenza altrove.Tutti questi piccoli stemmi sono legati agli sposi con un laccetto rosa.
Tra gli altri, ve ne sono alcuni che non si riferiscono a matrimoni, ma a nomine personali, es: il marchese di Carrù o il Vescovo di Friburgo; questi sono legati alle rispettive persone con un laccetto bianco.
Le tre scene di giostra, battaglia e torneo, simboleggiano le lotte che si sono combattute in quel periodo per l' affermazione del potere della famiglia sui territori che erano stati loro assegnati. Uno dei cavalieri porta sempre i colori dell' arma di una casata Deyla.
I paesaggi in basso sono stati ripresi da antiche stampe, quindi rappresentano abbastanza fedelmente l' aspetto antico del castello di Wafre, della città di Bene e della città di Dela.
Spesso i medaglioni che rappresentano le persone sono sormontati dai simboli della loro professione:
La bilancia della giustizia per gli uomini di legge.
I codici per i teologi e per gli insegnanti.
I tessuti per i mercanti degli stessi.
La chiesetta per chi ha fondato chiese, ordini religiosi o canonicati.
I cappelli caratteristici per ciascuna carica che ne possiede.
Lo stemma dei notai o il calamaio con la penna per i notai.
Le due serpi arrotolate che si affrontano per i medici.
Infine i due cavalli per " il gobbo che faceva nitrire i cavalli ".
Nei grandi cartigli sono riportate le notizie più importanti: il primo in alto a sinistra è l' elenco delle investiture laiche; subito sotto vi è quello delle investiture che riguardano la potestà della città di Delle, della quale si nota lo stemma subito al di sotto; sotto ancora nel cartiglio grande si riportano parti dei testi delle investiture più importanti. A destra in basso il cartiglio grande è l' elenco degli incarichi e fondazioni religiose. Infine il piccolo cartiglio a destra in alto si riferisce alle investiture che riguardano la potestà della città di Guillaume.
Giovanna Raffaelli